inizia tutto nel 1952, Rodolfo Ferrara, ormai 18 enne, lascia il lavoro da ragazzo di bottega dove faceva bilance, e acquista la prima auto, una Fiat 1100 gran luce bianca, e fresco di patente, si mette nella piazza della città a fare il tassinaro.

Ma allora perchè TOSCANINO ?

Rodolfo banbino di pochi anni subisce in famiglia un grave lutto, una zia di nome Toscana viene uccisa in un incidente, da quel momento, a quel bambino sofferente per la tragedia viene affibbiato il nomignolo di "TOSCANINO" in ricordo del fatto, da allora in città la gente lo conosce solo con quel nome.

A quei tempi del dopoguerra l'economia stava ripartendo e perciò con la piccola liquidazione e un pò di risparmi decide di provare l'avventura, erano momenti di povertà e la gente non aveva l'auto per spostarsi , così giorno e notte lui faceva da spola tra trattorie e locali da ballo. Non solo ma anche i matrimoni con la macchina per gli sposi, e gli invitati dietro a piedi durante il tragitto, così si faceva in quel tempo.
 

Poi un' idea, mettere delle auto a noleggio da dare alla gente, e fu così che arrivarono le prime autobianchi A112 e A11,poi le Peugeot, e Simca, oltre al taxi adesso c'era anche da governare i tre turni di noleggio, si perchè tanta era la richiesta che le auto si noleggiavano dalle 7 alle 13, dalle 13 alle 20 e dalle 20 alle 3.00 di notte, ed a ogni cambio si doveva pulire e rifornire giù per la stradina di campagna a fianco al Comune di Piove di Sacco, si in centro città c'era il mais seminato.
 

Non c'erano orari ne feste, ne Natale, Rodolfo era solo preso dalla bottega.

I Tempi cambiarono negli anni 70, e la gente cominciò ad acquistare l'auto, allora serviva un'altra idea.......
 

Si cominciò con i pulmini da 9 posti, più comodi quando si vuole stare uniti e insieme in un unico mezzo, arrivarono i primi 2 Hanomag Henschel con motore Mercedes, fu un successo si andava ovunque, con gite, società sportive e ricreative, compagnie di amici.

Poi fù il momento chei gli Enti pubblici richiedevano il trasporto colettivo di alunni delle scuole, disabili, e anziani, allora nuovi mezzi attrezzati Fiat Ducato e Mercedes minibus da 16 posti.
 

Ma a Rodolfo non bastava bisognava fare il salto di qualità, entrare in quel turismo di massa che negli anni 80 e 90 spingeva per viaggiare in maniera organizzata.
 

Bene allora disse " adesso facciamo un pullman", .......il primo fu un Iveco da 30 posti motore da 150CV, un mulo ma subito apppezzato dal mercato per la sua manegevolezza e per le ridotte dimensione...... " Và dappertutto " diceva... ed era vero, da allora in poi c'era  l'esigenza di spostarsi dal centro città, orami divenuto trafficato e stretto per gli Autobus.
 

Si comincia a pensare con il Figlio Fabio ad un deposito più spazioso, presto fatto...... in via Santa Caterina, c'è un ettaro di terreno di proprietà, laddove ancor oggi esiste il deposito di 3000 mq per una capienza di 15 autobus, officina e lavaggio.
 

La flotta alla fina degli anni 90 aumenta, prima con un Mercedes O340 da 55 posti, poi con un Man da 37 ed ancora con l'arrivo degli scuolabus da 36 - 42 e 50 posti.
 

Rodolfo nel 2005 comincia a manifestare segni di scarsa salute e le redini dell'azienda vengono prese in mano dal figlio Fabio, che negli ultimi decenni ha arricchito il parco con Autobus di livello superiore come i Lions Coach MAN, Mercedes ed i VDL DAF di ultima generazione.
 

Oggi l'azienda viaggia con veicoli di buon livello, con servizi turistici di ogni specie, e contratti pubblici per il trasporto di persone. Non abbiamo mai abbandonato il Taxi poichè è stato il nostro inizio, e le origini non si devono mai dimenticare.

Rodolfo ci ha lasciato il 30 gennaio del 2016, senza sapere che un violento incendio nel gennaio dell'anno prima aveva distrutto il deposito con 6 pullman. Per fortuna il tutto è stato risarcito dall'assicurazione e l'attività ha potuto continuare, per lui sarebbe stato un colpo al cuore.
 

Io e tutti i suoi collaboratori lo vogliamo ricordare come la persona che ci ha sempre insegnato che " gli autisti devono sempre avere la loro paga, che hanno famiglia...Tu puoi anche stare senza soldi...".

Come colui che si alzava prima di tutti e apriva i portoni per rinchiuderli a notte fonda, colui che lavava le auto con i suoi dipendenti, che prestava loro denari se ne avevano bisogno, che gli invitava a cena a casa sua come fossero della famiglia.

Cosi' era e così è rimasto lo spirito di questa Azienda, i dipendenti sono membri della famiglia perché sono loro che contribuiscono a farla crescere...................... Grazie RODOLFO